Un secolo di tradizione,
la Cantina Rota, ha un azienda agricola di circa 40 ettari di vigneto, la maggior parte nella frazione di Castellazzo e anche una piccola parte in collina.
La zona è nel cuore dei territori del Lambrusco, dell’Aceto Balsamico Tradizionale (ABT) e del Parmigiano Reggiano.
La Cantina Rota è una delle pochissime aziende con cantina privata aziendale. L’attività svolta comprende tutte le fasi dalla produzione dell’uva, dalla sua trasformazione, fino alla commercializzazione del prodotto finito. Settore primario (agricoltura), secondario (industria), e terziario (vendita e marketing) accorpati in una unica gestione per il massimo controllo della qualità..
Produciamo vini di qualità, sostenibili e sinceri, sopratutto Lambrusco e Ancellotta, tutta la filosofia aziendale ruota intorno alla sotenibilità e l’autosufficenza.
Tutti i lavori vengono svolti con manodopera propria aziendale, disponiamo di un impanto fotovoltaico la cui energia fornisce più della corrente necessaria e di un impianto a biomassa per i recupero del legno e il riscaldamento all’interno della agriturismo che sorge in azienda.
DAGLI ANNI VENTI (TRE GENERAZIONI) 100 ANNI DI STORIA
Anni ’20
LA cantina Rota fu fondata dopo la prima guerra mondiale, dal 1918 al 1923, la data non è certa.
Roberto Rota nato nel 1883 figlio di Enrico Rota fonda una sua cantina nel paese di Arceto (Reggio Emilia). Purtroppo nel 1930 fallì a causa della crisi finanziaria del 1929.
Durante gli anni venti il figlio , Benso Rota incominciò a lavorare in cantina a soli 10 anni come normale al tempo, e fu qui che sviluppò la sua grande passione e conoscenza per il vino e l’uva.
Anni ’50
Dopo la Seconda Guerra modiale Benso Rota un talentuoso imprenditore riuscì a uscire dalla povertà, prima affittare una uno stabilimento, poi finalmente nel 1955 a comprare un podere con una vecchia cantina a Castellazzo, nel 1960 costruì una nuova cantina sulle fondamenta della vecchia all’avangiuardia per il tempo su tre livelli, sotterranei, primo e secondo livello, con un capacià complessiva di 50.000 hl.
Anni ’70
Gli anni sessanta e settanta furono anni di grande sviluppo economico e Benso costruì gran parte della sua fortuna e reputazione comprando quasi 250 ettari delle terre migliori nella zona del Lambrusco e trasformandosi da commerciante ad agricoltore.
2004
Nel 2004, il figlio Dario Rota, architetto, il più giovane dei 5 fratelli, fu chiamato dal vecchio padre, non più in grado di gestire l’attività ad aiutarlo. Durante gli anni ’90 la cantina era vicina ad uno stato di abbandono perchè non erano state fatte manutenzioni e nessun investimento. Dario nononstante la poca esperienza mise tutto la sua passione e energia, in pochi anni costruì un agriturismo sulla vecchia proprietà e modernizzò le attrezzature di cantina adeguandole ai nuovo standard contemporanei.
Oggi.
Oggi la cantina Rota continua a produrre vini sfusi venduti ad altre cantine, solo una piccola quantità di uve selezionate dalla tenuta vengono dedicate a una limitata produzione di bottiglie di alta qualità, tra tutte oltre al Lambrusco spicca l’Ancellotta IGP.
I vini vengono attualmente esportati negli Usa, in Cina, Svezia, Grecia e Australia.